Roma, Ranieri ruba la scena a Gasperini: la verità sull’Italia. Il tecnico: “Ecco perché ho rifiutato la Juve”

Roma, Ranieri ruba la scena a Gasperini: la verità sull’Italia. Il tecnico: “Ecco perché ho rifiutato la Juve”

17 Giugno 2025 Off Di admin

Nella Capitale inizia l’era Gasperini. Nel giorno in cui si consuma l’addio del ds Ghisolfi, viene presentato il nuovo allenatore della Roma. Al suo fianco il seniore advisor Ranieri, che, con il sorriso sulle labbra, confessa: “Anche a me era antipatico”. E chiude il caso Italia in maniera laconica. Il rapporto con i Friedkin, gli obiettivi che intende raggiungere al timone dei giallorossi dopo la lunga e meravigliosa esperienza con l’Atalanta, il retroscena sul suo approdo sulle sponde del Tevere, la corte della Juventus: Gasp dice tutto.

Roma, Gasperini si presenta: i Friedkin e gli obiettivi

Gasperini rivela che i primi contatti li ha avuti proprio con Ranieri. “Mi ha descritto benissimo la realtà di Roma, della squadra, della società, delle vicissitudini che ci sono state in questi anni” dice l’ex tecnico della Dea. “Ho avuto modo di incontrare la proprietà, che ha grande entusiasmo, non so se traspare all’esterno. Hanno dei progetti ambizioni, che hanno fatto fatica a raggiungere finora. E hanno individuato in me la possibilità di creare qualcosa di forte e costruttivo”.

Gian Piero è conscio dei limiti del sul mercato. “Sappiamo della situazione di fairplay finanziario, ma è una proprietà molto forte che ha intenzione di investire bene, in modo più sostenibile rispetto agli anni precedenti. C’è la voglia di portare la Roma in alto”. Quale può essere l’obiettivo del suo primo anno nella Capitale? “Il risultato massimo può essere la qualificazione in Champions, non credo che l’obiettivo possa essere subito lo scudetto. Ma il traguardo migliore per me è rendere la squadra più forte. Costruire uno zoccolo duro, per poi il prossimo anno – con più disponibilità – provare a inserire quei calciatori che possono alzare il livello”.

Le pressioni, Dybala e la Juventus

Tutti mi mettete in guardia su Roma, su una città difficile dal punto di vista calcistico. Mi parlano delle radio, delle pressioni, ma io, invece, vedo una grande voglia di raggiungere obiettivi. Tutte queste forze vanno incanalate nel modo migliore” dice Gasperini. “Se ci sono state difficoltà, possiamo correggere qualcosa per fare in modo che la Roma possa diventare più forte e competitiva”. E cita due squadre. “Se il Napoli ha vinto due scudetti in tre anni, se Parigi è diventata capitale d’Europa non solo per il turismo, probabilmente vuol dire che si possono fare risultati non solo a Torino e Milano”.

Il discorso si sposta su Dybala. “Spero stia bene. C’è un prospetto di squadra, dove tutti devono spingere nella stessa direzione al di là dei personalismi. E poi saremo a disposizione dei singoli per alzarne il livello. Non ci sono giocatori che non sono adatti. Dybala quando sta bene è un grande giocatore, quando ha delle difficoltà anche a voi piace meno”. Quando gli viene chiesto se la Juventus lo abbia davvero cercato, Gasperini esce allo scoperto: “Sì, ma ho avuto la sensazione che questa fosse la strada giusta, al di là di tutti i rischi che mi vengono elencati di continuo. Ho la forte convinzione di aver fatto la scelta giusta”.

Il retroscena di Ranieri su Gasp e la verità sulla Nazionale

Ranieri svela un retroscena che fa divertire la sala stampa: “Gasperini era antipatico ai tifosi e anche a me, ma sono convinto che la Roma abbia bisogno di una personalità forte, di un allenatore sempre incavolato, che vuole migliorare sempre. Gli diamo un anno per farsi capire, è una persona leale, ti guarda in faccia. Per lui sarò un amico, che proverà ad aiutarlo quando serve”.

Il neo consulente spiega anche come è nata e si è sviluppata la trattativa col tecnico di Grugliasco: “L’ho chiamato e mi ha detto se ne poteva parlare. Finito il campionato, ci siamo risentiti. Siamo stati sorpresi a Firenze e il resto è noto. Tutto si è svolto in modo molto pratico, molto veloce, c’è stata subito sintonia. L’ho trovato super motivato, super entusiasta. E sono particolarmente contento. Quindi sir Claudio liquida così il caso Nazionale. “Si è detto tanto, tenetevi quello che si è detto. Da parte mia non dico nulla: rispetto l’Italia, ma sono della Roma”.