Fiorentina in crisi, l’ex Palladino infierisce: tre bordate alla società sull’addio ai viola
25 Settembre 2025Non bastavano le difficoltà in campionato e una classifica deficitaria: la Fiorentina oggi deve incassare anche le bordate di Raffaele Palladino, ex allenatore che in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha spiegato i motivi del suo addio improvviso al termine della scorsa stagione, avvenuto nonostante la dirigenza avesse fatto scattare il rinnovo unilaterale del contratto.
- Fiorentina in crisi, Palladino infierisce
- Palladino e l’addio alla Fiorentina
- La differenza col Monza di Galliani
- Le divisioni sul mercato
Fiorentina in crisi, Palladino infierisce
La Fiorentina non sta vivendo di certo un momento felice, l’esperienza di Stefano Pioli sulla panchina viola si è aperta con 2 pari e 2 sconfitte nelle prime 4 giornate di serie A e una classifica che vede Moise Kean e compagni navigare in zona retrocessione. Il tifo è passato all’attacco di società e allenatore – già circolano voci di esonero per l’ex tecnico del Milan – e anche il calendario appare in salita: dopo il derby col Pisa di domenica, i viola affronteranno Roma, Milan, Bologna e Inter, oltre alle gare di Conference League con Sigma Olomouc e Rapid Vienna. A tutto ciò, oggi, si è aggiunta l’intervista dell’ex allenatore Raffaele Palladino, di certo non tenero nei confronti del club di Rocco Commisso.
Palladino e l’addio alla Fiorentina
Alla Gazzetta dello Sport Palladino ha scoccato una serie di frecciate nei confronti della Fiorentina, la prima raccontando il motivo del suo addio di fine maggio, voluto nonostante 20 giorni prima il club avesse fatto scattare il rinnovo unilaterale del contratto. “Tanti mi hanno dato del matto”, ha dichiarato Palladino prima di affondare il primo colpo: “Io intendo il calcio come un puzzle, tutti i pezzi si devono incastrare per funzionare – ha poi aggiunto -. Sono orgoglioso del lavoro fatto a Firenze, ma non c’erano più le condizioni per andare avanti insieme. Idee e visioni troppo differenti”. E il rinnovo? “Sul momento mi aveva fatto piacere, ma ragionando poi a mente fredda, sentivo che restare non era più possibile”.
La differenza col Monza di Galliani
Palladino ha poi smentito di aver flirtato con altri club prima di lasciare la Fiorentina – l’Atalanta era sulle sue tracce prima di scegliere Ivan Juric per il post Gasperini – ha rivendicato l’acquisto di Moise Kean (“lo volevo già a Monza ed è stato il primo nome che ho fatto, insieme al dt Goretti”) e piazzato un’altra stoccata contro il club viola parlando del suo rapporto con Adriano Galliani al Monza. “Io con Galliani mi trovavo su tutto: dal lavoro quotidiano al mercato. Altrove non funzionava così…”, ha detto Palladino, alludendo nuovamente alla Fiorentina.
Le divisioni sul mercato
Ma quali sono state le divergenze con la dirigenza che hanno spinto Palladino a rompere con la Fiorentina? Dalle due precedenti stoccate del tecnico si intuisce che il mercato è stato un tema che ha diviso club e allenatore, alla terza arriva la conferma. Da tecnico al momento senza squadra, nell’intervista Palladino indica in Giovane del Verona il giocatore rivelazione della serie A appena iniziata. “Lo volevo alla Fiorentina a gennaio – ha poi aggiunto – ma il club ha fatto altre scelte”. Un altro colpo per ribadire la distanza dal club avvertita da Palladino nella scorsa stagione.