Inter, l’ultrà pentito Beretta: con i biglietti 6000 euro a testa, la società sapeva tutto

Inter, l’ultrà pentito Beretta: con i biglietti 6000 euro a testa, la società sapeva tutto

28 Dicembre 2024 Off Di admin

Emergono nuove dichiarazioni di Andrea Beretta, ex capo ultrà della Nord nerazzurra che sta collaborando con la giustizia nell’ambito dell’inchiesta che ha azzerato le curve di Inter e Milan. Ai pm ha parlato del business dei biglietti, di cui la società – dice – sapeva tutto.

Inter, i verbali di Beretta e il business dei biglietti

In carcere da inizio settembre per l’omicidio di Antonio Bellocco e poi coinvolto anche nell’inchiesta Doppia Curva, Beretta sta vuotando il sacco. Come riferito da Repubblica, ai magistrati della Dda Alessandra Dolci, Sara Ombra e Paolo Storari ha già parlato quattro volte del ‘sistema curva’ e degli stratagemmi illegali utilizzati per finanziarsi.

A partire dagli abbonamenti rivenduti a prezzi raddoppiati. “Abbiamo tessere di nostra proprietà, intestate a persone della Curva, o magari io le ho intestate a mia zia, una anche a mio padre… Centosessanta. Venivano rivendute. Quando c’era una partita di cartello veniva aumentato il prezzo…”. L’ex capo della curva continua: Inter-Juve “può costare anche 80 euro. E noi l’acquistiamo a 45,40”. Della società dice che sapeva tutto, così come il responsabile dei rapporti con i tifosi.

Quanto guadagnavano i leader della Curva

Beretta riferisce che insieme agli altri leader della curva Marco Ferdico e Antonio Bellocco riuscivano a incassare fino a “5-6 mila euro al mese”, ovviamente a testa. E, grazie allo straordinario cammino dell’Inter in Champions League nel 2013, i guadagni sono stati astronomici.

Si parla di “90 mila euro a testa”. Pensate: un biglietto della finalissima contro il Manchester City veniva “rivenduto a 800, 900 euro. Un ricarico della madonna”. In merito alla composizione della Nord spiega che è composta da “settemila partone, di cui 300-400 operative che partecipano a coreografie e cori. Poi 50, 100 persone adibite agli scontri, gente che arriva dalla strada”.

Beretta sul rapporto con i calciatori dell’Inter

Secondo quanto sostenuto dall’ex capo della Curva, che ha riferito anche delle sue telefonate a Javier Zanetti, il direttivo ha rapporti con i calciatori nerazzurri. E fa i nomi: “Calhanoglu, Barella, Di Marco… ah, io anche Materazzi avevo”.

Di Bastoni dice che è “un po’ più sulle sue, però anche lui”. Ai giocatori si chiedeva di realizzare video messaggi o di autografare magliette che “venivano vendute, per esempio alla lotteria. C’è un commercio su internet” .