Milan, Galliani esce allo scoperto sul ritorno tra i rossoneri: il retroscena

Milan, Galliani esce allo scoperto sul ritorno tra i rossoneri: il retroscena

17 Settembre 2025 Off Di admin

“Sono solo un tifoso”. Così Adriano Galliani ha smentito le voci di un suo possibile ritorno in rossonero, di cui si parla da settimane, come advisor di Gerry Cardinale. Ma la dichiarazione dell’ex dirigente potrebbe essere solo una mossa strategica per acquisire maggiore potere.

Milan, Galliani smentisce il ritorno in rossonero

Domenica sera Adriano Galliani era al Meazza per seguire la partita del Milan col Bologna: si è trattato di un segnale della fedeltà dell’ex a.d. alla causa rossonera, anche se, secondo alcune indiscrezioni, il Condor era a San Siro anche con motivazioni più pratiche, ovvero incontrare i dirigenti milanisti per continuare a parlare del suo possibile ritorno in dirigenza. Intercettato dall’Agi, Galliani ha però smentito di essere sul punto di tornare nel Milan.

Solo un tifoso

“Non c’è niente di vero – le parole di Galliani -. Io sono solo un tifoso del Milan, 31 anni di Milan: sono venuto a San Siro per fare il tifoso del Milan e tifare la mia squadra del cuore. L’ho sempre fatto in questi anni”. Per l’ex dirigente, dunque, la serata trascorsa a San Siro è stata simile a quelle vissute da quando, insieme a Silvio Berlusconi, ha deciso di lasciare i rossoneri. “Con Berlusconi abbiamo venduto il Milan nel 2017 – ha ricordato Galliani – sono passati otto anni. Ma io, compatibilmente con le partite del Monza, ho sempre continuato a vedere il Milan. Non è che sono andato domenica sera e basta…”.

La mossa per limitare Furlani

La smentita di Galliani, tuttavia, non servirà probabilmente a spegnere la speranza dei tifosi che sognano di rivederlo all’interno della dirigenza. Anzi, le parole pronunciate oggi potrebbero rappresentare una mossa strategica da parte dell’ex a.d. rossonero. Gerry Cardinale, proprietario del Milan, gli ha proposto il ruolo di senior advisor, formalmente simile a quello di Zlatan Ibrahimovic: un incarico che potrebbe stare troppo stretto a Galliani, dirigente che al Milan era abituato ad avere l’ultima parola – anzi la penultima, prima di Berlusconi – su ogni decisione. Pertanto la smentita odierna potrebbe far parte di una strategia volta a fare pressione su Cardinale per ottenere maggiori poteri all’interno della dirigenza rossonera: un’eventualità a cui, se dovesse verificarsi, corrisponderebbe di certo una diminutio dell’attuale a.d. Giorgio Furlani.