Juve, Di Gregorio o Perin? Tudor ha fatto la sua scelta. Ma il vero tallone d’Achille della Signora è un altro

Juve, Di Gregorio o Perin? Tudor ha fatto la sua scelta. Ma il vero tallone d’Achille della Signora è un altro

18 Settembre 2025 Off Di admin

Il pirotecnico 4-4 col Borussia Dortmund ha fatto scoppiare il caso Di Gregorio: è un portiere da Juventus? Ecco il dubbio che tormenta i tifosi. In tanti invocano Perin e Tudor ha già preso la sua decisione. Se Vlahovic è la nota lieta della Signora, non mancano le spine: qual è il vero tallone d’Achille dell’undici bianconero.

Juventus, Perin insidia Di Gregorio: la scelta di Tudor

Gli errori commessi da Di Gregorio col Borussia Dortmund sono stati solo parzialmente ridimensionati dalla rimonta al fotofinish che ha evitato la sconfitta all’esordio in Champions. Per l’ex Monza è tempo di processi: ha davvero le spalle larghe per difendere la porta di una big?

Aumenta il partito dei sostenitori di Perin, ma Tudor, come rivela TuttoSport, ha già fatto la sua scelta e non tornerà sui suoi passi. Le gerarchie sono chiare: il portiere titolare è e resta Di Gregorio. Poi, visto che la stagione è lunga, ci sarà sicuramente spazio anche per l’esperto dodicesimo, che non ha mai tradito quando in passato è stato chiamato in causa.

Il vero problema dei bianconeri non è il portiere

Sette gol subiti negli ultimi 180 minuti. Tanti, troppi. Perché una squadra vincente passa per una difesa imperforabile o quasi. Lo ha insegnato proprio la Juventus e più di recente il Napoli di Antonio Conte, che pure è andato a scuola ai piedi della Mole. No, se la Signora incassa tutti questi gol la colpa non è solo del portiere. Che sì ci ha messo del suo, ma non può essere l’unico a salire sul banco degli imputati.

La squadra di Tudor, come ammesso da Bremer, paga mancanza d’equilibrio. I bianconeri si abbassano troppo, fanno eccessiva densità in area e gli avversari arrivano facilmente ai venti metri con la possibilità di calciare senza opposizione, come certificato dai quattro gol incassati da fuori area tra Inter e Borussia. È il filtro a centrocampo che viene a mancare.

Non basta un attacco esplosivo

Tudor sta costruendo una macchina da gol, ma deve ancora provare a blindare la difesa. Il punto è che la coperta è piuttosto corta in mediana. La crisi di Koopmeiners non si arresta e in questo momento Thuram e Locatelli non hanno alternative valide.

Miretti è fermo ai box e McKennie è il solito jolly da utilizzare in ogni zona del campo. Dunque, la ricerca di equilibrio passa senza dubbio da accorgimenti tattici, ma anche dal mercato di gennaio: lì in mezzo c’è bisogno di rinforzi di spessore.