Inter, Martinez, Sucic e Pio: le nuove certezze di Chivu. Ma per la svolta bisogna correggere tre difetti
22 Settembre 2025Contro il Sassuolo l’Inter e Chivu hanno scoperto di avere nuove certezze che arrivano dalla panchina. Da Josep Martinez a Pio Esposito, passando per Sucic: le alternative ai titolari hanno risposto positivamente, ma la seconda vittoria di fila dopo quella in Champions non cancella i difetti di fabbrica dei nerazzurri. Per la svolta serve correggerne almeno tre tra quelli emersi in maniera lampante in questo primissimo scorcio di stagione.
- Inter, Martinez, Sucic e Pio: nuove certezze
- I difetti che Chivu deve correggere
- Anche in attacco bisogna migliorare
Inter, Martinez, Sucic e Pio: nuove certezze
Martinez, che ha rimpiazzato Sommer, si è messo in evidenza sul colpo di testa ravvicinato di Pinamonti. Sucic si è mostrato nella versione già apprezzata in occasione dell’esordio in campionato col Torino: l’assist per il vantaggio griffato Dimarco è un promettente mix di intelligenza e astuzia.
Pio Esposito ha sì sprecato due buone chance sparando alto, però ha anche sfiorato un eurogol in rovesciata, spaccandosi la schiera per aiutare la squadra. Chivu ha capito che la coperta non è poi così corta, ed è già un’ottima notizia. Ma le rotazioni vanno aumentate per coinvolgere tutti nel progetto. A tal proposito, scalpitano per aumentare il proprio minutaggio i vari Frattesi, per cui non è da escludere la rottura già a gennaio, Luis Henrique, Bonny e Diouf.
I difetti che Chivu deve correggere
L’Inter sembrava essere pienamente in controllo della partita, poi l’improvviso blackout e il lampo di Cheddira nel finale che ha fatto tremare San Siro. Ecco, due dei principali difetti della squadra di Chivu riguardano l’attenzione difensiva, che in alcune circostanze cala in maniera preoccupante, e la mancanza di equilibrio.
Lo si è notato ieri durante tutto l’arco del match: più di una volta, infatti, le transizioni di Koné hanno colto di sorpresa i nerazzurri. Al canadese ex Olympique Marsiglia, approdato in Serie A dopo aver rotto con De Zerbi, è stato concesso di calcare il red carpet della Scala del calcio senza che nessuno lo andasse neanche a disturbare. Se il livello di alza – vedi Juventus – i rischi aumentano in modo esponenziale.
Anche in attacco bisogna migliorare
Nella seconda parte della ripresa, quando il risultato era da congelare, avrebbe fatto comodo una maggiore fisicità in mezzo al campo. In tal senso, l’unico elemento in grado di assicurarla è Diouf, a cui, però, il tecnico romeno non ha concesso spazio.
Lì davanti, invece, si è sprecato tanto, troppo. Lo stesso Pio, già beniamino di San Siro, non è riuscito a concretizzare almeno due-tre occasioni di quelle ghiotte. Certo, l’ottimo Muric ci ha messo del suo, ma se non si aggiusta la mira – il discorso vale per tutti – alla lunga si finisce col pagarla.