Juventus, Koopmeiners è ancora un giallo: Tudor non sa più dove metterlo ma sogna il capolavoro
23 Settembre 2025Non sappiamo come andrà a finire la stagione, ma le sensazioni in casa Juve sono buonissime. Non per le partite al cardiopalma e l’imbattibilità ancora mantenuta, ma perché Igor Tudor in 18 partite, contando sia campionato che Mondiale per Club, è riuscito a raddrizzare la squadra. L’ha recuperata prima di tutto mentalmente, dopo l’era Motta che aveva distrutto diversi pilastri della rosa. E poi è ripartito da concetti semplici a livello tattico: gioco verticale e tanta intensità. L’allenatore croato è riuscito in praticamente tutto da quando si è seduto sulla panchina della Juventus. Gli manca solamente un tassello da recuperare, Teun Koopmeiners.
- Tudor difende Koopmeiners: “Lasciatelo in pace”
- Koopmeiners: diverse posizioni, stesse prestazioni anonime
- Il piano di Tudor
Tudor difende Koopmeiners: “Lasciatelo in pace”
Sono sempre tante le domande nella varie conferenze e nel post partita sul rendimento dell’olandese, neanche minimamente all’altezza di quanto ammirato all’Atalanta. Tudor non perde occasioni per difenderlo, così si era espresso in conferenza prima della partita contro il Verona: “Non capisco la fissazione su questo ragazzo. Lasciatelo in pace: sta lavorando bene, prova, ci tiene. Ha fatto due buone partite: io posso ripetere quello che ho sempre detto su di lui. Penso che si guardi con occhi diversi rispetto ad altri, poi tutti possono dire la propria. La vita del calciatore e delle squadre funziona così: è giusto che si parli e si cerchi sempre la polemica, ma io devo dire la mia, con serenità”.
Ma lo stesso Tudor si accorge di quanto Koopmeiners possa dare molto di più, se solo riuscisse a sbloccare il suo potenziale. Un problema che aveva riscontrato anche Thiago Motta. Ora, nell’anno che porta al Mondiale in Nord America del 2026, ha anche perso la maglia della nazionale olandese, guadagnata dopo tanta gavetta con prestazioni fenomenali all’Atalanta.
Koopmeiners: diverse posizioni, stesse prestazioni anonime
Tudor lo ha provato in tutte le posizioni per farlo esprimere al meglio. Prima trequartista insieme a Yildiz, ma in quella parte di campo non ha dato il meglio di sé e la concorrenza è altissima. Poi mezzala, e poi ancora mediano davanti alla difesa. Contro il Borussia Dortmund era partito titolare in quella posizione, per poi essere sostituito con Locatelli.
A Verona Tudor ha fatto il contrario, con l’olandese che ha preso il posto in regia dell’ex Sassuolo. Ma la mini alternanza delle ultime partite sembra non aver fatto bene a nessuno dei due, specialmente a Koopmeiners. Tra l’altro ora c’è anche un Adzic in più, eroe del Derby d’Italia ed entrato benissimo come il Verona: andrà trovato un posto anche per lui, un altro concorrente per l’ex Atalanta.
Il piano di Tudor
L’allenatore della Juve però non molla, vuole farlo sentire importante, come tutto il resto della squadra. Lo sa anche Tudor che deve valorizzare in tutti i modi un giocatore costato alla società oltre 60 milioni di euro. Non era stato lui a chiederlo, ma è suo il compito di non far perdere un investimento così importante. Ci tiene al ragazzo, vuole recuperarlo, e sa che per farlo basta una fiammata che lo faccia stappare. Nel pre campionato aveva dato ottimi segnali, a Bergamo nell’amichevole contro l’Atalanta aveva offerto una grande prestazione. Poi però di nuovo prove anonime. Se Tudor riuscisse a sbloccarlo, il capolavoro Juventus sarebbe completato.