Open Var, Rocchi ammette gli errori arbitrali contro Juventus e Verona ma bacchetta Tudor
23 Settembre 2025L’avvio tutto sommato tranquillo di stagione è durato appena due giornate. Nelle altre due giornate non sono mancate le polemiche, anche aspre, per le decisioni arbitrali e nel weekend le proteste sono scoppiate dal Nord (Verona-Juventus) al Sud (Napoli-Pisa). A metterci la faccia anche stavolta è il designatore Rocchi che a Open Var su Dazn fa mea culpa (“potevamo fare meglio”) ed analizza gli episodi dubbi con l’ausilio dell’audio tra arbitri e Var.
I casi di Verona-Juventus
Molto si è discusso al Bentegodi per un possibile cartellino rosso per il Verona e il calcio di rigore assegnato alla squadra di casa. Il primo episodio analizzato è stato il calcio di rigore assegnato al Verona, Rocchi spiega: “La decisione non è corretta, non è calcio di rigore. Ciò che rende non punibile questi episodi è la dinamica, c’è un discorso di contatto, braccio e non spalla, per noi questa decisione è errata”. Poi, la gomitata Orban-Gatti. “Il giallo lo possiamo tenere”, dicono in sala Var. “In questo caso era corretto dare il rosso, il giocatore guarda l’avversario, rosso da dare in campo, Var e Avar hanno trattato il caso troppo velocemente. Tudor? Nel caso di Orban ha anche ragione, ma vorrei che fossero usati termini corretti, usare toni eccessivi non è il caso: chiedo collaborazione, sennò diventa una gazzarra. C’è stato un allenatore che ha subìto un rigore all’ultimo minuto ed è stato espulso, ma i toni sono stati normali. Come tratto i ragazzi dopo gli errori? Noi siamo sempre molto severi. Qui, nonostante ci sia un Var fra i migliori e che ha sbagliato, succede, noi sospendiamo per una questione disciplinare, non tecnica. E comunque conta la meritocrazia”
Le proteste del Verona
Il Verona si è lamentato per un rigore non concesso per fallo di De Bryne su Leris vanificato da un tocco di mano non punibile (braccio in appoggio) del giocatore pisano. Dice il Var: “C’è un fallo da rigore ma prima anche un fallo di mano dell’attaccante”. Rocchi è chiaro: “Il braccio in appoggio non è mai punibile – dice il designatore -, in attacco come in difesa. Var e Avar si fanno fuorviare da una slow-motion. Se il giocatore del Pisa avesse segnato, allora sarebbe stato annullato. Qui, corretta on-field-review ma era calcio di rigore per il pestone. Il penalty per braccio di Beukema? Il braccio è già aperto, non in modo naturale, vero che c’è la deviazione ma il difendente fa se stesso più grande. In questo caso è stata presa la decisione giusta in campo”. Sul rigore concesso al Pisa su fallo di Beukema Rocchi ha detto: “Il braccio è in posizione non naturale, fa sé stesso più grande, la decisione dell’arbitro è corretta“.
Rocchi sul calcio di rigore in Bologna-Genoa
Infine il designatore ha parlato del calcio di rigore assegnato al Bologna al nono minuto di recupero del secondo tempo contro il Genoa dopo un lungo check al Var. Var (Maggioni) e Avar (Chiffi) dialogano. “Possibile mano, guarda cosa fa il 23 (Carboni, ndr), un micro movimento lo fa andando a cercare il pallone, punto di contatto basso”. Collu viene chiamato alla review. “Sì, c’è un movimento extra verso il pallone” dice l’arbitro. Rocchi conferma: “È calcio di rigore. Il punto di contatto è in zona punibile e il movimento che Carboni fa in maniera istintiva lo rende punibile. È una decisione complessa e difficile da accettare, il lavoro che hanno fatto in sala Var e come annuncio è stato fatto bene”.