Caos arbitri: l’Aia smentisce scissione, Rocchi sotto accusa, la polemica di Mazzoleni, chi dirigerà Milan-Napoli

24 Settembre 2025 Off Di admin

Come prima, più di prima. E’ iniziato malissimo l’anno per gli arbitri italiani: quattro giornate e già polemiche vibranti, sospensioni (Marcenaro la settimana scorsa, Rapuano e il varista Aureliano domani) e veleni con un settore che appare un po’ allo sbando e troppi rumours interni ed esterni che certificano un malumore innegabile anche tra gli stessi componenti arbitrali. L’Aia ha dovuto diffondere un comunicato per smentire voci di scissioni mentre il designatore Rocchi è stato preso di mira per il suo intervento a Open Var con sullo sfondo la denuncia per il ritardo dei pagamenti dei fischietti.

Il comunicato dell’Aia

Andiamo con ordine, il presidente dell’Aia Antonio Zappi prima con un’intervista alla Gazzetta e poi con un comunicato ha voluto smentire alcune voci. Questo il testo: “In relazione ad articoli apparsi su alcuni organi di stampa nazionali, relativi a presunti scenari di secessione di arbitri di vertice dall’AIA per confluire in un nuovo organismo direttamente gestito dalle Leghe professionistiche e dalla FIGC, l’Associazione Italiana Arbitri – per voce del Presidente Antonio Zappi e dei rappresentanti degli arbitri, assistenti e VMO in attività Marco Guida, Filippo Meli e Paolo Mazzoleni – intende smentire con fermezza qualsiasi volontà, da parte dell’Associazione o dei suoi associati, di intraprendere percorsi di riforma che non prevedano il mantenimento della centralità tecnica e gestionale dell’AIA. Il cambiamento non è una scelta discrezionale né, tantomeno, l’ambizione personale di qualche dirigente, ma una necessità ormai improrogabile. Tuttavia, esso non può prescindere dal coinvolgimento dell’AIA, che da oltre cento anni rappresenta una garanzia di indipendenza, e terzietà per l’intero movimento calcistico”.

In merito alla paventata adozione del modello PGMOL, attualmente in uso nel Regno Unito, l’AIA precisa che tale ipotesi non è mai stata presa in considerazione: “Ogni realtà ha la propria storia, il proprio contesto, la propria identità. Importare modelli esterni rischierebbe di compromettere quei valori di imparzialità, terzietà e indipendenza che garantiscono un equilibrio delicato e che hanno evitato il riemergere di scenari già vissuti in passato dal calcio italiano, con esiti estremamente negativi. Qualsiasi ipotesi futura dovrà partire dal riconoscimento del valore dell’AIA, simbolo di eccellenza sportiva e punto di riferimento tecnico a livello internazionale. Lavorare insieme a FIGC e Leghe non solo è possibile, ma auspicabile, purché sia sempre garantita la distinzione dei ruoli, nel pieno rispetto delle competenze e delle responsabilità di ciascuno. È su queste basi che si potrà costruire una riforma condivisa, positiva e duratura, a garanzia di tutto il calcio italiano“.

La denuncia di Mazzoleni

Intanto arriva da un intervento su Mediaset una forte denuncia pubblica da parte di un ex fischietto, il bergamasco Mario Mazzoleni – fratello di Paolo Silvio, attualmente VAR di Serie A – che ha lanciato un allarme legato agli stipendi dicendo: “Ad oggi gli arbitri non hanno ancora ricevuto gli stipendi della parte finale del campionato scorso. VAR, non VAR, eccetera. Vi dico per certo, mancano aprile, maggio e giugno sicuramente. Se vi sembra normale, indipendentemente dagli errori tecnici, che aspettino ancora i soldi della passata stagione… A me sembra un problema della Federazione, che condiziona anche il rendimento degli arbitri in campo. Inizialmente hanno cercato di minacciare in modo velato la Federazione. Allenamenti, trasferte, diritti di immagine, gestione di presenza: sono tanti soldi. La settimana scorsa una delegazione AIA si è recata a Roma da Gravina, avendo la promessa, non so se fantomatica o da circo, di avere più soldi per meno arbitri, una specie di superlega”.

Fuoco su Rocchi

Anche il designatore Rocchi non se la passa benissimo. Domani e non oggi (per le varie partite di coppa Italia) ufficializzerà le designazioni per la V giornata di A, con Chiffi favorito per arbitrare il big-match Milan-Napoli ma oltre alle punizioni per i fischietti che hanno toppato nel weekend ha dovuto far fronte a molte critiche per il suo intervento a Open Var, dove ha pubblicamente sbugiardato arbitro e Var di Verona-Juventus – Rapuano ed Aureliano – per il rigore assegnato all’Hellas e il mancato rosso a Orban. Sul Corriere dello sport il direttore Ivan Zazzaroni ha scritto: “Rocchi, che è persona sensibile e perbene (ne ho le prove), è sempre stato fedele alla “patria” e mai si era sbilanciato al punto da sfondare pubblicamente due dei suoi. E allora perché l’ha fatto? Per eccesso – o urgenza – di glasnost? Conoscendo gli arbitri e le loro dinamiche politiche, ho la sensazione che all’interno dell’AIA, che ha un nuovo presidente e sta investendo su un ex particolarmente ambizioso e ingombrante, quale è Daniele Orsato, si stiano verificando forti turbolenze capaci di minare ulteriormente la serenità dei vari Colombo e Chiffi. Gli arbitri non sono portati alle novità e quando queste diventano addirittura troppe e tutte in una volta, rischiano di andare in tilt”.